La XLV Assemblea Nazionale Ordinaria e Straordinaria della Federazione Italiana Vela, tenutasi oggi a Castel dell'Ovo, a Napoli, ha approvato il nuovo Statuto della Federazione Italiana Vela.
L'assemblea è iniziata alle 10.30 con il saluto del Presidente Carlo Croce all'Assemblea. Croce ha ringraziato Pippo Dalla Vecchia, Presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, per aver ospitato nella prestigiosa sala del suo circolo la riunione del Consiglio Federale, tenutasi ieri, e aver contribuito in modo fondamentale all'organizzazione dell'Assemblea Nazionale. Subito dopo, il Presidente ha letto la lettera di benvenuto ai delegati di Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, ringraziandola per aver messo a disposizione i suggestivi spazi di Castel Dell'Ovo per la manifestazione.
I lavori dell'Assemblea sono stati presieduti da Giancarlo Sabbadini, Presidente Commissione Carte Federali, che sedeva al tavolo di Presidenza con il notaio Vittorio Folea, l'Ammiraglio Franco Paoli, Presidente Lega Navale Italiana, Carlo Croce, Carlo Rolandi, Presidente Onorario FIV e Vice Presidente dell'Assemblea, il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Cornelio Caldarella, e il Coordinatore FIV Gianni Storti.
766 gli aventi diritto di voto così suddivisi: 586 Società Affiliate, 180 tra atleti e tecnici. Presenti a Napoli 104 Delegati Società Affiliate, 208 deleghe, 16 atleti e 13 tecnici per un totale di 341 votanti, pari a 44,51 % degli aventi diritto di voto.
Dopo la votazione, il Presidente Croce ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto, credo che l'approvazione del nuovo Statuto sia un atto di grande importanza che guarda al futuro. Con questa riforma ci eravamo posti l'obiettivo di favorire il ricambio nelle cariche elettive centrali e periferiche e di ridurre i costi e i tempi dei processi decisionali e gestionali federali, garantendo altresì una maggiore partecipazione delle Zone alle scelte degli organi centrali. L'esserci riusciti ci rende molto fiduciosi per il futuroâ€.
"Voglio ringraziare - ha continuato Croce - Giancarlo Sabbadini, Presidente dell'Assemblea, per l'ottimo lavoro svolto oggi a Castel dell'Ovo e tutta la Commissione per la revisione dello Statuto, presieduta dal Presidente Onorario FIV Carlo Rolandi, e composta da Giorgio Brezich, Glauco Briante, Pier Luigi Ciammaichella, Fabrizio Gagliardi, Guido Martinelli, Raffaele Ricci, Ernesto Russo, Giancarlo Sabbadini e dal Coordinatore Federale Gianni Storti, che ha lavorato duramente e con grande attenzione per più di un anno al conseguimento di questo obiettivoâ€.
I punti più significativi del nuovo statuto riguardano:
- limite di 2 mandati consecutivi nella stessa carica per Presidente Federale, Consiglieri Federali e Presidenti di Zona, con limite di età di 70 anni al momento della candidatura
- riduzione del numero dei Consiglieri Federali da 24 a 10, compresi i rappresentanti degli Atleti e dei Tecnici (7 Consiglieri Federali, 2 rappresentanti degli Atleti, 1 rappresentante dei Tecnici) e nuove procedure elettorali
- riduzione dei Vicepresidenti Federali da 2 a 1
- abrogazione del Consiglio di Presidenza
- trasformazione della Consulta dei Presidenti di Zona in Conferenza Territoriale con maggiori attribuzioni propositive e consultive
- partecipazione della Conferenza Territoriale ad almeno 3 Consigli Federali all'anno per l'esame di specifici argomenti indicati nello Statuto Federale
- semplificazione dell'Organizzazione Federale Centrale con articolazione in 2 Aree (Amministrazione e Sportiva) anziché in 6 Settori
- tipàzzazione dei requisiti di effettiva partecipazione alle attività federali richiesti agli Affiliati per l'esercizio del diritto di voto
Sono state inoltre incluse negli scopi federali le Attività Paralimpica ed il Kitesurfing.
Prima dell'esame del nuovo statuto si era svolta l'Assemblea Ordinaria con la relazione del Presidente: â€Il nostro impegno sin dai primi mesi di attività - ha detto Croce - è stato volto a comprendere quali fossero le risorse a disposizione per il funzionamento della FIV e come far fronte alla riduzione dei contributi definiti dal Governo Nazionale per il CONI e quindi per le Federazioni. La FIV ha recepito le indicazioni del CONI in merito a una più accurata gestione delle risorse, riuscendo in due anni a riequilibrare il bilancio. Grazie al grande impegno di tutti, siamo riusciti a mantenere efficienza ed efficacia e continuare la missione che ci siamo prefissati. Consapevoli di tutto questo, abbiamo individuato poche, ma importanti priorità per cercare di ottenere nel breve periodo e possibilmente già ai Giochi di Londra 2012, un risultato significativo che sia di giovamento a tutto il movimento della vela in Italia.â€
Il Presidente Croce ha quindi analizzato la situazione economica illustrando come siano stati ridotti i costi di gestione applicando una politica di contenimento e di controllo delle spese con l'introduzione di nuove policy per i viaggi, la riduzione del numero di dirigenti e del personale tecnico di servizio al seguito delle squadre nazionali, la riduzione delle riunioni degli organi federali, l'abolizione dei gruppi di lavoro oltre alla drastica riduzione del numero di commissioni. Questi interventi, compensati dal maggior impegno dei Consiglieri e dal coinvolgimento dell'intera struttura federale, hanno prodotto i benefici attesi.
"Per quanto riguarda l'attività delle Squadre Nazionali – ha continuato Croce – sono stati ridefiniti la programmazione e i criteri per l'individuazione dei componenti dei Team Nazionali. Il Piano Strategico Generale, definito dai due direttori tecnici Paolo Ghione e Luca De Pedrini e introdotto all'inizio del quadriennio, ha permesso di stabilire criteri chiari e oggettivi per individuare i componenti delle squadre federali, di riorganizzare l'attività e di effettuare una miglior pianificazione esercitando un maggior controllo delle risorse economiche. Ora siamo nel pieno delle selezioni olimpiche per Londra 2012 e, una volta terminata questa fase, continueremo l'attività tecnica sia con i selezionati per preparare al meglio le Olimpiadi sia con il gruppo dei non selezionati per garantire il futuro della squadra. Sempre nell'ambito del Piano Strategico - ha continuato il Presidente - rientrano i progetti per i Team Under 16 e Under 19, volti a individuare nuovi talenti da seguire e formare in vista dei Giochi 2016â€.
Croce ha poi parlato delle attività veliche speciali che hanno riguardato la risoluzione delle problematiche più importanti della Vela d'Altura, a partire dal nuovo sistema di classificazione/qualificazione degli atleti che la Federazione ha risolto dotandosi di un sistema certificato, assolutamente trasparente e verificabile
Prosegue l'impegno della FIV nella diffusione della cultura marinara nelle scuole, grazie al progetto VelaScuola, che nel 2010 ha visto l'adesione di oltre 12.800 studenti in tutta Italia con una crescita del 91% rispetto all'anno precedente. Al progetto VelaScuola è stata abbinata una nuova iniziativa, avviata in collaborazione con il MIUR, che permette ai giovani delle scuole di secondo grado, attraverso la Carta dello Studente, di usufruire di uno sconto per partecipare a un corso di vela presso le società FIV affiliate.
Sono state illustrate le novità relative alla formazione e all'aggiornamento dei tecnici ed è stato fatto il punto sulle attività della Commissione Medica, di comunicazione, sullo stato dei rapporti con le istituzioni, con gli enti sportivi e con i Comitati di Zona
Concludendo il suo intervento Carlo Croce si è rivolto all'Assemblea: "Resta ancora molto da fare ma la nostra è una buona squadra, affiatata, piena di entusiasmo e di voglia di migliorare. I traguardi li possiamo raggiungere solo con l'aiuto di tutti. Sono certo che non ci farete mancare il vostro supporto e anche le vostre indicazioni costruttive che continueranno ad essere per noi stimolo per operare nell'interesse della Vela e di tutti voi.
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Dopo l'anticipo di ieri sera a Napoli tra CN Posillipo e Rari Nantes Florentia, oggi si è conclusa la fase dei quarti di finale playoff del campionato di serie A1 maschile di pallanuoto. Nelle partite di ritorno successi di Ferla Pro Recco 11-7 con il Latina (poker di Ivovic con tripletta pesante nel primo tempo che ha ribaltato lo 0-2 iniziale dei pontini), Carisa Savona 15-9 con la Rari Nantes Camogli (6 gol di Michele Lapenna e 4 di Sadovyy) e della Lake Iseo Brixia 10-8 con la Rari Nantes Bogliasco dopo i tempi supplementari (la partita si era chiusa 10-7 e gara1 era finita 9-6 per Bogliasco) ma la differenza reti premia i liguri: ha deciso il rigore trasformato da Nossek a 40" dalla fine del secondo tempo supplementare.
Recco, Savona e Bogliasco raggiungono in semifinale il CN Posillipo che ieri, pur perdendo 7-8 con la Rari Nantes Florentia dopo i tempi supplementari, si è qualificato in virtù della migliore differenza reti nei due incontri (in gara1 a Firenze ha vinto 12-10). Il gol qualificazione lo ha realizzato Guidaldi dopo 48 secondi del primo tempo supplementare e dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi 8-6 in favore della squadra toscana. Le quattro squadre perdenti (RN Florentia, Latina Pallanuoto, RN Camogli, Lake Iseo Brixia) disputeranno le semifinali per la definizione dei posti dal quinto all'ottavo. Si torna in acqua tutti venerdì 22 aprile.
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Si chiude con il bilancio di 14 partite vinte e una sola sconfitta la regular season casalinga del Riviera Vado Basket che, nell'ultimo impegno al PalaSport di Quiliano prima dell'inizio dei quarti di finale play-off, ha battuto la Claag Firenze 95 ad 85, al termine di un match spettacolare che ha avuto bisogno anche di un overtime prima di trovare un vincitore.
Il Riviera parte subito bene con Bertolini e Paleari capaci di firmare in un "amen†l'iniziale 4-0. Sanna e Rotella, due dei migliori terminali offensivi fiorentini, tengono in linea di galleggiamento la Claag, che viene, però, di nuovo distaccata da una Tirreno Power in grado di sfoggiare alcune azioni da "basket champagne†(13 a 5 dopo cinque minuti). La motivazione dei toscani, in lotta per non retrocedere, esce fuori con Rath e il solito Rotella e coach Ghizzinardi è costretto a richiamare i suoi in difesa durante il minuto di sospensione. La reazione di Claudio Sacco è perentoria, il Riviera si porta sul 19-10 e sembra poter dare un peso importante al primo periodo, ma gli ultimi secondi del tempino, grazie ad un parziale di 8 a 0 firmato da Sanna, Galli e Ganis, sono tutti di marca Claag (23-24).
Firenze ci crede e si porta più volte in vantaggio tentando anche diverse fughe. Presa per mano da Andrew Rath, cecchino dai 6.75 e implacabile dalla lunetta in occasione dei tiri liberi derivanti dal fallo tecnico sanzionato a Bertolini, la squadra gigliata impone con forza la propria determinazione (38-43), fino al nuovo discorso di coach Ghizzinardi, che cambia l'inerzia e dà lo sprone necessario a Gambolati e Ganguzza per congelare il tabellone sul 42 a 43 all'intervallo lungo.
Dopo la presentazione delle squadre aquilotti ed esordienti protagoniste dell'Athletic Day si riparte con un assolo dei padroni di casa (5-0), subito replicato dal duo Rath-Ganis. Dopo 26 minuti e 34 secondi il match è in perfetta parità (51-51) e tutto è da rifare. Bertolini e Gambolati da un lato e Marchini e Ganis dall'altro si contendono il primato dei terzi dieci minuti, che và alla Tirreno Power, nonostante il canestro sulla sirena del numero 4 gigliato (62-57).
L'ultimo quarto inizia con l'iscrizione a referto di Bedini e il canestro messo a segno da Bertolini che vale il momentaneo +7 (66-59). L'inerzia sembra saldamente nelle mani della squadra vadese, ma a partire dal tiro libero aggiuntivo sbagliato da Bertolini, che aveva segnato subendo il fallo di Rath, il Riviera vive un momento di assenza totale d'ossigeno. Sanna e Rotella riescono ad insidiare ripetutamente la difesa della Tirreno Power piazzando un parziale da 15 – 2 (68-74), Sacco e Cappa replicano dai 6.75 (74-77), ma a due minuti e ventun secondi dal termine è ancora la parità a dominare (78-78).
Nelle azioni successive non si riesce più a segnare se non su tiro libero e proprio quattro punti dalla linea della carità messi a segno da Rotella e dal duo Cappa-Paleari fissano il punteggio sull'80 pari, che equivale al primo overtime della stagione del Riviera.
Il menù del tempo supplementare è composto da un bel tifo, dalla grande voglia di vittoria dal Riviera e dall' assenza di Sanna e Rath, usciti negli ultimi secondi del tempo regolamentare per cinque falli. Il risultato è dolce per la Tirreno Power Riviera Vado Basket: parziale da 10 a 0 e partita definitivamente messa nel congelatore. Il PalaSport di Quiliano saluta in maniera trionfale la corsa in regular season della squadra del Presidente Drocchi e risponde "ci sarò†al primo turno play-off, gara 1 il 1° maggio alle ore 18, mentre Firenze, avversaria temibile e dalla grinta encomiabile rimanda agli ultimi quaranta minuti la propria sorte.
Prima dell'inizio dei play-off, però, al Riviera toccherà ancora la trasferta di Castellanza, dove affronterà la Sangiorgese nel match valido per l'ultimo turno della regular-season, domenica 17 Aprile alle ore 18.
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Domenica 10 Aprile 2011, nel pre-partita dell'incontro Tirreno Power Riviera Vado Basket – Claag Firenze di Serie B Dilettanti, andrà in scena il secondo Athletic Day, il secondo evento dedicato alla nostra consociata Athletic!
A partire dalle 14.30 scenderanno sul parquet le squadre Esordienti e Aquilotti di Athletic e Riviera Vado Basket, che daranno vita a due amichevoli all'insegna del divertimento e dell'amicizia, prima di tifare tutti insieme per la prima squadra!
Questo, nel dettaglio, il programma delle gare:
ore 14.30 Amichevole Esordienti Athletic – Esordienti Riviera Vado Basket/APS
ore 15.30 Amichevole Aquilotti Athletic – Aquilotti Riviera Vado Basket /APS
Nell'intervallo del match di serie B, inoltre, verranno presentati tutti gli atleti delle due categorie.
Nella foto l'immagine delle due squadre Esordienti che si sono fronteggiate lo scorso anno in occasione della prima edizione dell'Athletic Day.
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Grande partecipazione per il Convegno "Giovani Ricercatori, Giovani Sportivi: due mondi a confronto", organizzato da Stelle nello Sport e Bayer in collaborazione con Unige e Coni.
Più di 250 studenti hanno gremito l'Aula Magna della Facoltà di Medicina per assistere alla proiezione del lungometraggio "Il Bene Oscuro" e partecipare al dibattito arricchito dalla partecipazione di campioni del calibro di Paola Fraschini (pattinaggio) e Stefano Carozzo (Scherma) e da ricercatori come Claudio Estatico (genovese) che ha dovuto emigrare per trovare la "sua" strada.
Sport e ricerca, due mondi paralleli e con diversi punti in comuni. Il più importante: la passione. Passione per quello che si fa, per quello in cui si crede. Impegno e dedizione per raggiungere l'agognato risultato.
"I giovani di oggi devono credere in quello che fanno - rilancia Daniele Rosa, autore del film e responsabile comunicazione di Bayer in Italia - raccogliere la sfida e impegnarsi a fondo per raggiungere l'obiettivo. Non c'è crisi che tenga. Non sono sufficienti gli alibi. Il messaggio che vogliamo lanciare è che con impegno e passione si arriva".
Impegno e passione che hanno portato Paola Fraschini due volte sul tetto del mondo pur vivendo in una città dove non ci sono strutture adeguate per allenarsi e dove il pattinaggio è solo un hobby finanziato dal suo lavoro di fisioterapista. "Credo nel sacrificio, inteso come rendere sacro ciò che si fa e ciò in cui si crede. Per me il pattinaggio è sacro, tutte le mie forze sono tese a raggiungere il mio obiettivo, a lavorare giorno dopo giorno per migliorarmi e arrivare alla "soluzione" ovvero alla prestazione perfetta, o quasi".
Nello sport come nella ricerca è soprattutto questione di testa. "Anche nello sport la testa è quasi tutto - conferma Stefano Carozzo, bronzo olimpico a Pechino - perchè fisico e talento sono importanti ma è la testa che fa girare tutto. A certi livelli motivazioni, concentrazione e capacità di fissarsi degli obiettivi sono tutto. Per me la testa conta all'80% nel raggiungimento della prestazione".
Applausi convinti dal pubblico di studenti. Il film di Ettore Pasculli tocca il cuore e fa riflettere. Il film affronta, attraverso una storia accattivante ed emotivamente coinvolgente, tutti gli aspetti del lavoro del ricercatore, le sue difficoltà ad operare in Italia, ma anche gli entusiasmi delle scoperte e i grandi progressi della ricerca medica. "Abbiamo messo a fuoco - spiega Daniele Rosa - uno degli aspetti più controversi dell'inserimento dei giovani ricercatori nell'ambito medico-scientifico comunemente indicato come fuga dei cervelli".
Importanti gli interventi di Giancarlo Torre, preside della Facoltà di Medicina che ha aperto i lavori, e Luigi Molfetta, presidente del corso di laura in Scienze Motorie, che ha chiuso il convegno. "Da ricercatore e oggi docente - ha chiosato Molfetta - ritengo fondamentale portare all'attenzione dei giovani queste tematiche per fargli comprendere che la benzina di tutto è la passione. Nella vita come nello sport è fondamentale darsi degli obiettivi e con passione si raggiungono. Il pedaggio è indefinibile, ma la soddisfazione quando si raggiungono è la cosa più importante che ci sia".
Appassionato anche l'intervento di Vittorio Ottonello, presidente del Coni Liguria e già docente a Isef e Scienze Motorie. "Sportivi e Ricercatori hanno in comune la passione per quello che fanno. Qui in Liguria le difficoltà sono oggettive ma siamo la sesta regione per atleti portati alle ultime olimpiadi e questa è la dimostrazione che con passione e applicazione si superano anche scogli come la inadeguatezza degli impianti e uno scarso investimento nel nostro settore che a torto non viene ritenuto strategico. I giovani devono crederci, devono applicarsi con passione ma chi di dovere deve trovare il modo per far si che trovino kla loro strada. Oggi Scienze Motorie forma ragazzi con grandi competenze che solo marginalmente vengono impegnati nel nostro mondo sportivo. manca una legge adeguata e mi auguro che a livello nazionale provvedano al più presto".
Spunti di riflessione, messaggi lanciati alla giovane platea e accolti con entusiasmo. Il bene oscuro in realtà è oggi una materia impalpabile ma estremamente chiara: passione e spirito di sacrificio sono valori che i giovani devono riportare ai primi posti della hit parade. Scorciatoie e vittorie facili non esistono. Nello sport, come nella vita, la vittoria vera è più dura da raggiungere ma ha tutto un altro sapore.
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