Terminati gli Europei di scherma di Genova, gli azzurri chiudono con un bottino di 13 medaglie

L’Italia del fioretto maschile è campione d’Europa, quella della spada femminile brilla di bronzo. È il verdetto della sesta e ultima giornata dei Campionati Europei Genova 2025 che fa volare l’Italia a quota 13 medaglie, due in più dell’edizione di un anno fa a Basilea. In un giovedì bellissimo, che chiude tra mille emozioni la kermesse continentale, arrivano il trionfo dei fiorettisti Guillaume Bianchi, Tommaso Marini, Filippo Macchi e Alessio Foconi, che battono in finale la Francia per 45 a 43, ma anche uno splendido bronzo dalla squadra di spada femminile griffato da Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Lucrezia Paulis.
Medaglia d’oro per il fioretto maschile azzurro. Di forza, di coraggio, di classe. Ammessi di diritto ai quarti di finale, Guillaume Bianchi, Tommaso Marini, Filippo Macchi e Alessio Foconi hanno superato 45-26 l’Austria, entrando tra le migliori quattro squadre. Vibrante e tesissima è stata la semifinale contro i russi (AIN): l’Italia si è trovata sotto anche di otto stoccate, ma non ha mai mollato e nell’ultimo giro di assalti con Macchi prima, Marini poi e infine Bianchi è riuscita a rimontare e a scrivere il verdetto di 45-40. Con lo stesso cuore, la stessa caparbietà, i ragazzi del CT Simone Vanni, affiancato in panchina dal maestro Marco Vannini, hanno affrontato e conquistato la finale per l’oro contro la Francia: 45-43 il verdetto che ha fatto esplodere il boato del palasport di Genova e poi risuonare per la terza volta in questo Europeo le note dell’Inno di Mameli. I fiorettisti azzurri si sono così ripresi l’oro continentale dopo il bronzo di un anno fa a Basilea.
Tante emozioni anche dalle spadiste campionesse olimpiche in carica, che hanno conquistato il terzo gradino del podio dopo una prestazione da applausi, sancita da una rimonta batticuore nella sfida per il bronzo vinta contro l’Estonia.
L’Italia della spada femminile del CT Dario Chiadò, affiancato in panchina dal maestro Daniele Pantoni, ha debuttato subito con un match durissimo: contro l’AIN, formazione composta dalle atlete russe, negli ottavi di finale le azzurre si sono imposte per 38 a 33. Nei quarti un’altra prova di forza per superare la Svezia con il punteggio di 38 a 31. In semifinale è arrivato però lo stop contro l’Ucraina che si è imposta 45 a 27 dirottando le spadiste italiane alla finale per il bronzo.
Decise a conquistare una medaglia davanti al pubblico di casa, Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Lucrezia Paulis sono riuscite a riscattarsi battendo l’Estonia per 27-26. È stata ancora una volta Santuccio, come ai Giochi Olimpici di Parigi, a mettere a segno l’ultima stoccata, quella decisiva, al minuto supplementare.
L’Italia chiude con 13 medaglie, di cui 3 d’oro, 2 d’argento e 8 di bronzo. Nessun altro Paese ne ha vinti di più, anche se il Medagliere va alla Francia. È uno dei bottini azzurri più ricchi di sempre a livello continentale e porta con sé anche altri dati, molto significativi: tutte le sei squadre sono salite sul podio e ben sette medagliati italiano erano esordienti in un Europeo.
“Un bilancio eccellente – dice il Presidente federale Luigi Mazzone –. Portare tutte le squadre a medaglia dà l’esatta dimensione del grande lavoro che stanno svolgendo i CT e tutti gli staff. Siamo felici, soddisfatti, perché abbiamo ottenuto ottimi risultati ma abbiamo anche, e soprattutto, provato e regalato emozioni. È stato un Europeo bellissimo, ospitato in maniera impeccabile da Genova che ha tenuto fede alla grande tradizione del nostro Paese. L’Italia si è confermata culla della scherma, tanto per le medaglie vinte quanto per l’organizzazione offerta”.
Quello che si è chiuso a Genova è stato un Campionato Europeo contraddistinto non solo dai successi azzurri ma anche dai numeri da record che hanno decretato il successo della manifestazione e del Comitato Organizzatore presieduto da Beppe Costa con il prezioso lavoro del numero uno della scherma ligure Giovanni Falcini e di tutti i componenti del team che negli ultimi quattro anni hanno costruito un percorso entusiasmante.
È stato e resterà il primo Europeo della storia trasmesso in Italia per un totale di quasi 50 ore di diretta televisiva. Mai le gare di una kermesse continentale erano state trasmesse su Rai 2: è accaduto stavolta proprio come un anno fa per i Giochi Olimpici. La produzione tv internazionale ha coperto l’evento con 8 camere garantendo lo standard di un’Olimpiade. Questi Europei sono stati trasmessi in 10 Paesi d’Europa e rilanciati in tutto il mondo attraverso i canali della Federazione internazionale.
Il dato d’ascolto complessivo, solo in Italia, è quantificato in circa un milione di telespettatori. La copertura della competizione ha abbracciato tutti i media tradizionali e le nuove piattaforme, network specializzati e generalisti, garantendo una legacy alla scherma che sarà patrimonio prezioso per i prossimi anni ma anche, e soprattutto, una visibilità a Genova e alla Liguria di straordinario valore.
Solo i canali della Federscherma hanno totalizzato, a un giorno dalla chiusura, 1,7 milioni di visualizzazioni sulla pagina facebook e 1,5 milioni su Instagram.