Prevenzione e recupero degli infortuni sportivi

Il 10/06/2010 ed il 17/06/2010, la Dott.ssa Vitali, Psicologa dello sport, docente a Scienze della Formazione ed al Corso di Laurea in Scienze Motorie di Genova, ha illustrato, a società  e federazioni sportive che hanno aderito all"invito della SdS Coni Liguria, il suo progetto per una ricerca volta ad analizzare il contributo della psicologia dello sport nel recupero di un atleta infortunato. La competente Psicologa, prima di indicare gli obiettivi specifici che caratterizzano il progetto operativo, si è valsa di una interessante premessa, per sottolineare la scarsità  di documentazione dedicata al tema dell"infortunistica sportiva in Italia. La maggior parte dei dati presentati dalla docente, riguardava studi epidemiologici realizzati all"estero, mentre il contesto nazionale era rappresentata da uno studio di statistica assicurativa della Sportass, riferito al 1992 ed al contributo di alcune indagini a livello regionale (Romagna e Trentino), estese per proiezione al territorio nazionale. Una conferma ulteriore ai dati significativi esposti dalla Dott.ssa Vitali, si registra esaminando uno studio effettuata da Bonifazi M., Rossi S. e Vannoni B. con 212 atleti partecipanti alla 2° prova di qualificazione nazionale di scherma (Foggia, 18 – 20 aprile 2008) dal quale è emerso per ogni atleta, una percentuale annuale di rischio di infortunio del 31,8%. Tutto questo conferma la necessità  di affrontare il problema, attraverso ricerche pi๠approfondite nel campo dell"epidemiologia degli infortuni sportivi, in particolare nella nostra regione. Le ricadute della ricerca che la Dott.ssa Vitali propone, perà², non si limitano alla conoscenza del fenomeno ma consentono operativamente un originale approccio che va oltre il tradizionale riferimento delle cause meccaniche di un infortunio e permette di fornire un orientamento utile a quanti, a vario titolo, si occupano dell"atleta. Da consolidate ricerche è emerso che la probabilità  di infortunio va individuata nel particolare profilo psicologico che ogni atleta possiede e che giustifica l"emergere di comportamenti che possono esporre in misura maggiore o minore al rischio di incidenti o traumi. Questa, ha sottolineato la Dott.ssa Vitali, è la chiave: individuare risposte personalizzate, utili per minimizzare i rischi adottando serie strategie preventive, ma anche per intervenire in modo mirato e rendere pi๠rapido ed efficace il recupero degli eventuali infortunati. Marco Valente (Coordinatore Tecnico Regionale).

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