Non si ferma la marcia del tennista sanremese Arnaldi nel torneo di Madrid, dopo il suo idolo Djokovic batte anche Dzumhur

”Giocare e battere Djokovic è un sogno che si avvera. Ero felice solo di poterlo affrontare, lui è sempre stato il mio idolo ma non ci avevo mai giocato; ci eravamo solo allenati una volta. Poter scendere in campo contro di lui in uno stadio come il Manolo Santana era già una vittoria per me. Batterlo, poi, è incredibile, anche se Djokovic non è al meglio adesso”. Sorride come i ragazzi fortunati a cui hanno regalato un sogno, Matteo Arnaldi, che ha battuto in due set Novak Djokovic, n. 5 del mondo e tre volte vincitore del torneo, in due set con il punteggio di 6-3, 6-4 al secondo match point e raggiunto il terzo turno a Madrid.
Per Arnaldi è la prima vittoria contro un giocatore che è stato numero 1 del mondo, la quinta in carriera contro un top ten. All’inizio del match, ha ammesso, “ho provato solo a non farmela sotto. Era la prima volta che entravo in questo stadio, dove non mi ero mai nemmeno allenato" . Ed è arrivata così la seconda vittoria in carriera contro un Top 10, dopo quella ottenuta sempre a Madrid, contro Casper Ruud due anni fa. “Qui ho sempre giocato bene sono super contento – ha detto - adesso cerchiamo di far meglio”. E dopo aver eliminato Djokovic il forte tennista sanremese ha raggiunto gli ottavi di finale grazie alla vittoria contro il bosniaco Damir Dzumhur.
"Il mio obiettivo ora è entrare tra i primi 32 del mondo“, che vorrebbe dire essere testa di serie negli Slam e nei Masters 1000 come Madrid e gli Internazionali BNL d’Italia con tabelloni a 96 giocatori. “Voglio provarci e poi puntare ancora più in alto”.