Giro Regioni Ciclocross, il premio per Cassani e Colombo ha aperto il 4° GP Val Fontanabuona

Il ponte di inizio novembre ha spostato la carovana del ciclocross dalla tappa di Osoppo all’altra sponda: il gruppo multicolore è stato infatti richiamato in terra Ligure. Si è cominciato dagli onori tributati a Davide Cassani e Paolo Colombo nell’anteprima di lusso del 4° Gran Premio Val Fontanabuona, ovvero in altre lettere la quarta tappa del Giro delle Regioni Ciclocross e appuntamento di campionato italiano società, sono stati insigniti rispettivamente del Premio Fontanino e del Premio Adriano De Zan. Un’idea del comitato di tappa del Velo Val Fontanabuona per legare indissolubilmente il ciclocross di San Colombano Certenoli al grande ciclismo. Queste le motivazioni. Per Cassani: “in virtù della sua straordinaria carriera e del suo contributo allo sport” e per Colombo: “per il suo impegno nel raccontare le imprese sportive con passione e professionalità”. Con il Patrocinio del Comune di San Colombano Certenoli, della Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova e Camera di Commercio di Genova, quello di domani sarà un evento speciale, per il quale è stato rimodulato il programma gara ad hoc per il contesto.

Paolo Colombo, giornalista di La7, insignito del Premio Adriano De Zan: «Il ciclismo mi piace per un libro ricevuto nel 1980 dai miei genitori, è li che è scoppiata la scintilla. Questa è la mia 37esima stagione da professionista, ho cominciato a scrivere nel 1988 che non avevo nemmeno 21 anni. Non ho ricevuto tanti premi nel ciclismo, ma di qualità. Nei primi anni trasmettevamo la mountain bike con Radio Monte Carlo e mi sentivo un po’ come Adriano De Zan».

Il ricordo di Adriano De Zan è vivo anche nel pensiero che gli tributa Davide Cassani, onorato questa sera con il Premio Fontanino: «Da bambino mio padre mi portò a vedere una corsa e mi innamorai delle due ruote, ma Adriano De Zan era il ciclismo. Il suo “gentili signori e signori buon pomeriggio” era l’incipit celebre che ci faceva subito sognare “chi andrà in fuga oggi?”. Lui scriveva quasi sempre una pagina introduttiva con una biro verde, era l’incipit delle sue trasmissioni e negli anni in cui ho iniziato l’esperienza in Rai, con l’onore di essere sua spalla, me le faceva leggere prima di ogni collegamento».

Si è fatta poi festa per il quarto Gran Premio Val Fontanabuona, che ha messo alla prova in primis il Velo Val Fontanabuona e il suo coeso staff dopo le forti alluvioni delle scorse settimane. E per gli atleti non è stato affatto una passeggiata e si sono dovuti misurare su un campo gara molto umido e scivoloso, seppur sotto un caldo sole autunnale. Corsa maschile caratterizzata da un intenso duello tra Antonio Folcarelli (GM Folcarelli) e Tommaso Ferri (Fas Airport Services Guerciotti) che si è risolto solo sulla linea d’arrivo con l’imperioso sprint del toscano in forze al team giallo-nero di casa Guerciotti. Ferri ha avuto la meglio dell’esperto Folcarelli dopo un’ora in cui ha risposto colpo su colpo agli affondi del laziale, imboccando in testa l’ingresso nell’arena di San Colombano. Gara femminile chiusa dalla seconda curva per Carlotta Borello, che è scattata come una saetta e ha subito messo spazio con le dirette inseguitrici. La sua è stata una lunghissima cavalcata in solitaria sino al traguardo. Della bagarre in partenza ne ha invece risentito Martina Montagner, caduta dopo aver osato uno spettacolare sorpasso al limite e che si è quindi trovata a inseguire dal fondo del gruppo.

Particolarmente raggiante l’Assessore allo sport Franco Queirolo: «Questa gara è stata frutto di una visione e di una scommessa. Mai attuale oggi come quattro anni fa, quando tutte è cominciato. Allora erano tempi difficili per il Covid, pochi giorni fa abbiamo avuto paura per l’alluvione, ma il ciclismo in Val Fontanabuona è stata una scommessa straordinaria». Gli fa sponda Fausto Scotti: «Sono stati grandi, tutti gli amici del Velo Val Fontanabuona, capitanati da un ottimo leader come Roberto Portunato. È un onore affiancarvi, avete grinta da vendere e soprattutto avete un gran bel tessuto economico e sociale decisamente pronto per i grandi eventi. Coltivatelo e abbiatene cura».