Giro dell'Appennino: presentata la 71a edizione

Questa edizione n. 71 è un Giro dell"Appennino denso di significati. Si corre il 25 aprile per rendere omaggio e ricordare, nel 65° anniversario, tutti coloro che perirono o parteciparono alla lotta di liberazione dell"Italia. Ma è anche l"edizione dedicata alla memoria di Fausto Coppi nel cinquantenario della sua scomparsa. Era un giovanissimo Coppi quello che nell"agosto del 1938, non ancora diciannovenne, ottenne, in via del tutto eccezionale, l"ammissione alla sua prima corsa da dilettante grazie all"intervento del direttore Luigin Ghiglione. Si racconta che arrivಠa Pontedecimo da Castellania in bici, fece colazione con pane e mele seduto sul gradino di un negozio, partì e si classificಠsesto battendo fior di pedalatori preparatissimi. Si confermಠl"anno dopo piazzandosi terzo. E proprio a Pontedecimo - nel Giro dell"Appennino del 1955 - conquistಠl"ultima vittoria per distacco in una corsa in linea, legando indissolubilmente il suo nome alla corsa. Per celebrarne il cinquantenario della scomparsa, il Giro dell"Appennino transiterà  in tutte le località  dove il Campionissimo visse. Partirà  dal Serravalle Designer Outlet, toccherà  Novi Ligure, Tortona, lambirà  Castellania, ancora Novi Ligure. A Genova, superata Sampierdarena, la corsa attraverserà  Sestri Ponente: sarà  la prima volta che la corsa passa proprio nel centro della delegazione del Ponente genovese. Quindi il durissimo tratto finale con Bocchetta, Castagnola e Giovi. Con il record della scalata alla Bocchetta che rimane di Gilberto Simoni quando nel 2003 impiegಠ21"54”. Quindi la conclusione con il lungo rettilineo di via Semini a Pontedecimo. "Saranno venti le squadre partecipanti – conferma il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Ivano Carrozzino – con una folta rappresentanza straniera. Gli iscritti sono al momento centosessanta a dimostrazione del fascino che questa corsa ha ancora a livello internazionale. E" stata un"edizione sofferta per la carenza di risorse finanziarie ma grazie all"appoggio degli enti pubblici e di alcuni importanti sponsor, siamo riusciti a garantire il mantenimento di questa corsa storica. Una corsa che, non dimentichiamolo, rappresenta il miglior biglietto da visita per la candidatura di Genova ai campionati mondiali di ciclismo”. Un evento sportivo che, come ogni anno, non si esaurisce solo il giorno della corsa. Nella giornata di oggi, nel corso della presentazione, è stato infatti premiato – con l"Appennino d"Oro - Claudio Chiappucci, il "diavolo” che si aggiudicಠil Giro dell"Appennino nel 1992. Tra gli eventi anche una mostra – in programma dal 19 al 26 aprile al Centro Commerciale l"Aquilone a Bolzaneto - che ricorderà  le 70 edizioni del Giro dell"Appennino con foto inedite e la possibilità  di ammirare da vicino la "Giulietta” che usava Luigin Ghiglione come ammiraglia nella corsa, nonchà© una Moto Guzzi del 1934 che rappresenta il simbolo di tutti coloro che hanno seguito con affetto e con fatica l"ultima corsa "in bianco e nero”.

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