Giovani Ricercatori e Giovani Atleti: due mondi a confronto
Perché i giovani fanno fatica ad emergere nella società italiana dei nostri giorni? Cosa succede nel mondo della ricerca e in quello dello sport? Sono solo alcune delle domande cui proveranno a rispondere i relatori dell'incontro "Giovani Ricercatori e Giovani Atleti: due mondi a confronto", organizzato nell'ambito del progetto Stelle nello Sport grazie alla collaborazione di Bayer e sotto l'egida dell'Università di Genova (Facoltà di Medicina e Corso di Laurea in Scienze Motorie) e del Coni Liguria.
Appuntamento fissato per lunedì 4 aprile a partire dalle ore 9,30 presso l'Aula Magna della Facoltà di Medicina dell'Università di Genova (Via De Toni, San Martino). Un incontro aperto a tutto il mondo della Scuola e dell'Università con adesione di numerosi istituti scolastici.
Lo spunto, la scintilla, sarà il film "IL BENE OSCURO - Il Genio, la Ricerca, la Vita", lungometraggio digitale nato dalla volontà di Bayer per il sociale e curato dal regista Ettore Pasculli che affronta, attraverso una storia accattivante ed emotivamente coinvolgente, tutti gli aspetti del lavoro del ricercatore, le sue difficoltà ad operare in Italia, ma anche gli entusiasmi delle scoperte e i grandi progressi della ricerca medica.
Il parallelo Sport e Università regge. In tal senso si proverà a delineare quali sono le difficoltà che incontra un giovane che vuole diventare ricercatore o atleta. Alla base del successo individuale nella ricerca come nello sport ci sono il sacrificio dell'individuo, la volontà e la passione per quello che si fa. La fuga dei cervelli è un fenomeno relativo al solo mondo della ricerca scientifica oppure si assistono a forme analoghe anche nel mondo dello sport?
Proveranno a rispondere Stefano Carozzo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino nella scherma, e Paola Fraschini, due volte campionessa del mondo nel pattinaggio. Con loro anche alcuni ricercatori genovesi, e ancora Vittorio Ottonello, presidente del Coni Liguria, ma anche Giancarlo Torre, Preside della Facoltà Medicina di Genova, e Luigi Molfetta, Presidente del Corso di Laurea in Scienze Motorie.
Daniele Rosa, Direttore Corporate Communications del Gruppo Bayer in Italia, illustrerà insieme al regista Ettore Pasculli la genesi del film, evidenziando il messaggio sociale che si è voluto lanciare.
"Il film Il Bene oscuro fa parte di una strategia di comunicazione tesa a diffondere forti messaggi etici nella società attraverso film e dibattiti sul territorio", racconta Daniele Rosa. "Il nostro intento è quello di far conoscere il mondo della ricerca scientifica, che è anche una delle attività core di Bayer, a un vasto pubblico utilizzando uno strumento influente come quello del cinema. La coerenza di questa strategia di comunicazione è confermata dal nuovo progetto Asfalto Rosso dedicato ai giovani e alla delicata tematica dell'alcool e dei pericoli della strada".
A ricevere il "messaggio" saranno soprattutto agli studenti delle scuole superiori di Genova e dell'Università. Ad aprire l'incontro saranno le massime autorità istituzionali: Sergio Rossetti (Assessore istruzione, formazione e università) e Gabriele Cascino (Assessore allo Sport) della Regione Liguria. Con loro gli assessori allo sport Stefano Anzalone (Comune di Genova) e Giulio Torti (Provincia di Genova).
Il Film
Il Bene Oscuro è un lungometraggio digitale che nasce dalla volontà di Bayer per il sociale, che ha coinvolto l'Autore regista Ettore Pasculli con l'associazione culturale nuovo C.I.B., e l'Ospedale San Raffaele di Milano, fondato da Don Verzè, uno dei massimi centri ricerca a livello Europeo. Quest' importante istituzione scientifica a sua volta ha messo a disposizione le sue strutture, risorse logistiche e personale altamente specializzato per garantire l'efficacia e la buona riuscita del progetto.
Il film affronta, attraverso una storia accattivante ed emotivamente coinvolgente, tutti gli aspetti del lavoro del ricercatore, le sue difficoltà ad operare in Italia, ma anche gli entusiasmi delle scoperte e i grandi progressi della ricerca medica.
Il film è prodotto senza scopo di lucro da Nuovo C.I.B., al fine di diffonderne i contenuti scientifici e culturali, mettendo a fuoco uno degli aspetti più controversi dell'inserimento dei giovani ricercatori nell'ambito medico-scientifico comunemente indicato come fuga dei cervelli. Ispirato ad una storia parzialmente vera e scritto con la consulenza di alcuni scienziati del San Raffaele, il film vede protagonista un giovane medico tirocinante che sarà costretto ad abbandonare il suo Paese per perseguire delle ricerche in ambito genetico. Perseveranza e dedizione lo porteranno a scoprire un rimedio per una gravissima malattia di cui incredibilmente sarà colpita la protagonista femminile, una giovane campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio.
GALLERIA FOTOGRAFICA