A Sarzana la capolista Valdagno

Si sono appena spenti gli echi dell' entusiasmante vittoria sul Cgc e già  si guarda al match clou contro la capolista Valdagno, che si presenta alla pista del Centro Polivalente forte dei suoi 12 punti con quattro partite vinte su quattro. La formazione veneta è la grande favorita di questa stagione, ha costruito uno squadra con fior di campioni, spicca su tutti Carlos Nicolia asso argentino da tutti riconosciuto come uno dei migliori talenti hockeystici mondiali. Insieme a lui due attaccanti micidiali: Tataranni gia a segno 11 volte in questo campionato e capocannoniere della stagione scorsa e Raed sette volte presente nel marcatore in questo inizio di Campionato. Messo già  nel cassetto dei bei ricordi lo splendido match contro il Cgc vinto 5 a 4, il Sarzana è già  con la testa alla capoclassifica Valdagno ed è l'ennesima partita "dura” per i rossoneri. La squadra, guidata da Valverde, si trova sola al comando avendo vinto 4 partite su 4. Un calendario decisamente pi๠facile rispetto al Sarzana, ma i biancoazzurri, se con Forte dei Marmi e Molfetta hanno faticato non poco, nelle ultime due gare hanno dominato il Seregno e asfaltato il Roller Bassano. Quella del Valdagno è una squadra costruita per vincere, questo è l'unico diktat del presidente Repele. Colonna portante è Dario Rigo, detto la "diga”, coriaceo difensore nato a Valdagno, ma di scuola hockeystica trissinese: 6 scudetti, 5 coppe Italia, ha vestito la maglia azzurra dal '91 al 2003, campione del mondo a Wuppertal nel '97, un tiro micidiale, riconosciuto da tutti tra i pi๠difficili da parare. Ha giocato a Monza, Novara, Vercelli, La Coruna e Bassano. Poi il carismatico portiere Juan Oviedo, di San Juan, proveniente dal Trissino, vero monumento dell' Hockey argentino, ha difeso la porta della selezione biancoceleste in numerosi mondiali. In Italia, prima di Trissino, ha giocato nel Salerno. Il talento Carlos Nicolia, altro argentino di San Juan, idolo incontrastato dei tifosi valdagnesi, cresciuto nelle file dell' Olimpia, ha giocato nel Tordera in Spagna e approdato poi a Bassano. Da tre stagioni a Valdagno, nazionale argentino, è il vero genio e sregolatezza di questa formazione, sicuramente uno, se non il miglior giocatore per tecnica a livello mondiale. Massimo Tataranni, materano, prelevato dal Trissino, l'ataccante è una vera macchina da gol, 11 reti quest'anno, una media di circa tre reti a partita; una coppa di lega e uno scudetto. In Nazionale nel '99 e nel 2005, la società  in riva all' Agno lo ha voluto per dare consistenza all' attacco biancoazzurro e per trovare quei gol che possano portare in casa il titolo italiano. Lo affianca in attacco Osvaldo Raed, altro argentino di San Juan, 7 reti. arrivato a Valdagno dal Blanes nel 2008, ma già  in Italia anni orsono con la maglia del Vercelli e del Novara. Ha partecipato alla Coppa delle Nazioni a Montreux nel 2001. Davide Motaran in nazionale nel 2005 e nel 2007, giocatore Vercellese, ha giocato a Novara e Vercelli, uno dei migliori talenti made in Italy dal tiro al fulmicotone che per i Veneti potrebbe essere l'arma in pi๠nel catino del vecchio mercato. Ma oltre a questi fuoriclasse, la società  possiede tre cambi di notevole spessore, a partire da Eddy Randon, dal Trissino: il roccioso giocatore non ama definirsi difensore puro, in effetti ha segnato anche 25 reti in una stagione. Poi c'è il simbolo biancoazzurro, l' Ingegnere Pietro Pranovi, valdagnese doc come Rigo, ha giocato nel Sandrigo, nel Bassano e nel Gorizia, è il capitano della squadra ed è stato nazionale 2005 ai mondiali di California. L'altro portiere Marco Vallortigara che giocherebbe titolare in buona parte delle squadre partecipanti a questa A1, ha sempre giocato a Valdagno. Chiude la rosa il decimo uomo, il giovanissimo Nicola Bertagnin, classe '92. Infine l' allenatore Jorge Valverde: ha militato nelle file di diverse squadre spagnole, è stato anche nel Barcellona Under 20, ha vinto la coppa Cers con il Tordera battendo il Bassano; 3 anni a Forte dei Marmi, poi Valdagno, Trissino e Lodi, sponda A.S.H., dove è stato giocatore-allenatore; ha allenato il Sandrigo e ritornato a giocare nel Valdagno, ma in seguito ad un infortuni ha smesso. Il Valdagno ha ceduto Puzzella al Molfetta e Perdoncin che è tornato al Thiene. Una squadra temibilissima, con una panchina lunga, contro cui i rossoneri oltre alla tecnica, dovranno sfoderare la grinta e la determinatezza che hanno permesso di occupare una sorprendente seconda posizione.

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